Triton si propone in questa particolare applicazione, non come un’azienda con sistemi di sbavatura fine a se stessa, bensì per la capacità tecnica di integrare la sbavatura in processi di lavaggio e quindi in grado di offrire macchine complete e integrabili in isole di lavoro.
Abbiamo già descritto l’applicazione della sbavatura nelle nostre macchine a tavola rotante passo-passo e nelle machine a cabina con robot, perfezioniamo quì il concetto e l’applicazione.
La sbavatura di pezzi in alluminio, ottone o ghisa è spesso affrontata a monte del lavaggio con tecnologie diverse: burattatura, sbavatura termica, ecc…., la possibilità di concepire la sbavatura come una fase di trattamento superficiale all’interno di un sistema di lavaggio rappresenta evidenti vantaggi: decentralizzazione degli impianti, immediata finitura del manufatto, risparmio energetico, risparmio di spazi produttivi.
Si possono eseguire fondamentalmente due tipologie di sbavatura all’interno di un sistema di lavaggio, entrambe utilizzando un robot antropomorfo che assolva questo compito; la prima, utilizzando un fine getto ad alta pressione (600 ÷ 800 Bar), la seconda utilizzando utensili di varia natura (spazzole lamellari, scovoli metallic, utensili da taglio).
La prima applicazione (ad alta pressione) esegue una sbavatura solo su bave “pendule”, la definizione di bave “pendule” fa riferimento a una linea guida ben definita che ne definisce la tenacia indicando anche il metodo di prova del distacco con una mina da disegno di un certo diametro e di una certa durezza senza che quest’ultima si spezzi.
La seconda applicazione (con utensili) esegue una sbavatura vera e propria di profili lavorati, spigolo taglienti, intersezione di fori, ecc…..
Come sopra accennato per la sbavatura viene impiegato un robot antropomorfo a 6 assi, con carichi al polso e dimensioni di sbraccio variabili in funzione del pezzo e dell’applicazione, è una macchina con caratteristiche di protezione IP67.
In funzione del tipo di sbavatura da eseguire, si possono impiegare “utensili” diversi, gestiti in automatico dal robot stesso che li preleva e deposita al bisogno da uno speciale magazzino da noi studiato.